La potatura: guida introduttivaLa potatura è un'arte, un mestiere antico che se svolto in modo sbagliato può causare la morte di un arbusto, se praticato in maniera appropriata determina una corretta crescita di una pianta. La guida introduttiva alla potatura scritta da Ferramenta Carozzi ha come obiettivo quello di spiegare i diversi metodi di potatura, i vari risultati che con essi si possono ottenere, le conoscenze che si devono avere per effettuare determinati interventi e come effettuarli, le malattie in cui possono incorrere determinate piante e come grazie ala potatura si possono risolvere o evitare, ma soprattuto mantenere le piante in ottima salute e favorirne la crescita e la fioritura.
La potatura: guida introduttiva, si unisce alla selezione di guide alla scelta scritte da Ferramenta Carozzi per rispondere alle domande della sua clientela e alle esigenze dei consumatori sempre più interessati a capire come funzionano i loro utensili e come ne possano ricavare il meglio.
La potatura: guida introduttiva, si unisce alla selezione di guide alla scelta scritte da Ferramenta Carozzi per rispondere alle domande della sua clientela e alle esigenze dei consumatori sempre più interessati a capire come funzionano i loro utensili e come ne possano ricavare il meglio.
I differenti metodi di potatura
L'arte del potatura si è evoluta a tal punto che oggi per ogni pianta conosciuta e allevata esiste un particolare metodo di potatura, studiato per aiutare la pianta nella rigenerazione e crescita. Oltre ai diversi metodi per differenti piante, vi è un'altra questione che spesso tende a complicare la situazione: i risultati che si ottengo variano a seconda delle circostanze in cui la potatura viene effettuata.
Iniziamo ora ad analizzare i diversi metodi di potatura oggi utilizzati.
La potatura all'impianto è quel particolare metodo di potatura che viene effettuata al momento della messa a dimora della pianta. Vi sono per questo tipo di potatura diverse scuole di pensiero che possono essere raggruppate in due principali correnti: una afferma che sia necessario potare la pianta alle radici mentre la seconda afferma che parte della pianta che va potata è quella aerea. In questo caso il nostro consiglio è quello di valutare bene la struttura della pianta stessa: se la pianta è a radice nuda è meglio eliminare le parti danneggiate e quindi riequilibrare potando anche parte della struttura aerea. Ricordate il rapporto tra le due parti della pianta deve sempre essere equilibrato. Immaginate per esempio un albero dalla folta chioma ma con una struttura inferiore poco radicata; quest'albero soffrirà di un disequilibrio interno che porterà la sua struttura a crollare.
La potatura aerea, deve essere praticata considerando l'età della pianta. In questo caso , evitate sempre di potare più rami o parti del necessario. Se la pianta è giovane, questa verrà potata quasi integralmente, lasciando solo pochi getti; le piante anziane, con molti rami e una struttura aerea molto sviluppata, necessitano uno sfoltimento leggero che vada ad eliminare solo le parti deboli, come rami danneggiati o rinsecchiti, e accorciare i getti privi di ramificazioni.
un altro tipo di potatura che viene effettuata nella prime fasi di impianto, è la potatura di allevamento: questa tecnica ha la funzione di indirizzare, nel senso di guidare la crescita, la pianta verso una disegno più consono alla sua specie. Come avrete capito, si tratta di un metodo di potatura praticato dai vivai floricoltori; tecnica questa usata nei primi mesi di crescita della piante, in aggiunta ad altre tecniche che qui non analizzeremo, come la cimatura, atte all'infoltimento e irrobustimento della pianta stessa.
terza metodologia di potatura è la potatura da mantenimento. Questo particolare tipo di potatura segue percorsi e tempistiche bene precise. Prima regola è quella di tagliare sempre i rami e le foglie secche dalla base così da lasciare spazio, luce e nutrimento alle foglie e ai rami più resistenti favorendo a sua volta lo sviluppo e la produzione di fiori e frutti. Il taglio è molto importante: va praticato sempre con un angolo di 45° con l'asse del ramo parallelo all'asse della gemma così da aiutare lo scorrimento dell'acqua sul taglio in direzione opposta a quella della gemma. Il consiglio è di evitare tagli casuali solo per mantenere un verto disegno, evitare i monconi che ostruirebbero la normale e naturale cicatrizzazione della parte tagliata. In questo caso per evitare infezioni alla pianta, nella sua parte appesa potata, è consigliabile l'uso di paste cicatrizzanti.
La potatura da ringiovanimento è una tecnica che si ritiene necessaria quando i rami paiono trascurati, o addirittura la pianta stessa, rami invadenti ma con poco vigore. In questi casi è utile una potatura che aiuti la pianta nella ripresa dello sviluppo vegetativo. Con questa particolare tecnica è bene badare alla stagione: il periodo più idoneo è l'inverno perché le basse temperature invernali evitano perdite eccessive di linfa vitale e permettono alla pianta di superare lo shock da potatura. Il consiglio è però quello di sceglier giornate invernali miti, cioè quelle che non prospettano gelate o cali improvvisi delle temperature così da evitare che la piante spenda ulteriori energie per compensare l'effetto termico.
Esistono tecniche che invece vengono impiegate durate l'estate: una di queste è la spollonatura, cioè l'asportazione del polline dai fiori, oppure la potatura dei germogli che consentono la ramificazione dell'arbusto.
Iniziamo ora ad analizzare i diversi metodi di potatura oggi utilizzati.
La potatura all'impianto è quel particolare metodo di potatura che viene effettuata al momento della messa a dimora della pianta. Vi sono per questo tipo di potatura diverse scuole di pensiero che possono essere raggruppate in due principali correnti: una afferma che sia necessario potare la pianta alle radici mentre la seconda afferma che parte della pianta che va potata è quella aerea. In questo caso il nostro consiglio è quello di valutare bene la struttura della pianta stessa: se la pianta è a radice nuda è meglio eliminare le parti danneggiate e quindi riequilibrare potando anche parte della struttura aerea. Ricordate il rapporto tra le due parti della pianta deve sempre essere equilibrato. Immaginate per esempio un albero dalla folta chioma ma con una struttura inferiore poco radicata; quest'albero soffrirà di un disequilibrio interno che porterà la sua struttura a crollare.
La potatura aerea, deve essere praticata considerando l'età della pianta. In questo caso , evitate sempre di potare più rami o parti del necessario. Se la pianta è giovane, questa verrà potata quasi integralmente, lasciando solo pochi getti; le piante anziane, con molti rami e una struttura aerea molto sviluppata, necessitano uno sfoltimento leggero che vada ad eliminare solo le parti deboli, come rami danneggiati o rinsecchiti, e accorciare i getti privi di ramificazioni.
un altro tipo di potatura che viene effettuata nella prime fasi di impianto, è la potatura di allevamento: questa tecnica ha la funzione di indirizzare, nel senso di guidare la crescita, la pianta verso una disegno più consono alla sua specie. Come avrete capito, si tratta di un metodo di potatura praticato dai vivai floricoltori; tecnica questa usata nei primi mesi di crescita della piante, in aggiunta ad altre tecniche che qui non analizzeremo, come la cimatura, atte all'infoltimento e irrobustimento della pianta stessa.
terza metodologia di potatura è la potatura da mantenimento. Questo particolare tipo di potatura segue percorsi e tempistiche bene precise. Prima regola è quella di tagliare sempre i rami e le foglie secche dalla base così da lasciare spazio, luce e nutrimento alle foglie e ai rami più resistenti favorendo a sua volta lo sviluppo e la produzione di fiori e frutti. Il taglio è molto importante: va praticato sempre con un angolo di 45° con l'asse del ramo parallelo all'asse della gemma così da aiutare lo scorrimento dell'acqua sul taglio in direzione opposta a quella della gemma. Il consiglio è di evitare tagli casuali solo per mantenere un verto disegno, evitare i monconi che ostruirebbero la normale e naturale cicatrizzazione della parte tagliata. In questo caso per evitare infezioni alla pianta, nella sua parte appesa potata, è consigliabile l'uso di paste cicatrizzanti.
La potatura da ringiovanimento è una tecnica che si ritiene necessaria quando i rami paiono trascurati, o addirittura la pianta stessa, rami invadenti ma con poco vigore. In questi casi è utile una potatura che aiuti la pianta nella ripresa dello sviluppo vegetativo. Con questa particolare tecnica è bene badare alla stagione: il periodo più idoneo è l'inverno perché le basse temperature invernali evitano perdite eccessive di linfa vitale e permettono alla pianta di superare lo shock da potatura. Il consiglio è però quello di sceglier giornate invernali miti, cioè quelle che non prospettano gelate o cali improvvisi delle temperature così da evitare che la piante spenda ulteriori energie per compensare l'effetto termico.
Esistono tecniche che invece vengono impiegate durate l'estate: una di queste è la spollonatura, cioè l'asportazione del polline dai fiori, oppure la potatura dei germogli che consentono la ramificazione dell'arbusto.
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I differenti attrezzi per la potatura
Così come ogni pianta ha la sua tecnica di potatura, così ogni stagione ha il suo tipo di interventi necessario, così ogni intervento richiede uno specifico utensile per potare.
Lo strumento più adatto per potare sono ovviamente le cesoie, mentre tipologie di attrezzo come il tosasiepi sono più indicati per l'appunto per siepi con piccole foglie.
Il consiglio di Ferramenta Carozzi è quello di oliare bene, qualsiasi tipologia di strumenta da taglio utilizzate, i vostri strumenti; questo permetterà tagli professionali e precisi che aiuteranno la pianta nella rigenerazione e le eviteranno spiacevoli shock.
Se vi accingete a potare un albero, a diradarne la chioma, probabilmente state cercando l'attrezzo più appropriato. Eco venirvi in soccorso il potatore telescopico, uno strumento ideale per ridare forma ed equilibrio ai vostri alberi, per ridurne la resistenza al vento o il peso della chioma. I potatori telescopici vi consentono di raggiungere altezze impensabili con le normali cesoie da potatura, facilitandovi il compito e consentedovi risultati davvero eccellenti. Siccome il potatore è uno strumento dotato di un'asta telescopica molto lunga e pesante, il consiglio è quello di orientarvi verso modelli che montano un sistema d'alimentazione equilibrato. Questo significa cercare potatori telescopici che montano il sistema di alimentazione alla base così che il peso del motore non gravi sull'estremità aerea e quindi sulle vostre spalle ma venga scaricato a terra tramite un buon bilanciamento.
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