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Come scegliere una motosega

immagine utilizzo motosega a batteria

Uno strumento indispensabile per chi deve curare un giardino di ampie dimensioni o un frutteto è indubbiamente la motosega, ma quale modello fa al caso vostro fra elettroseghe, motoseghe a benzina o a miscela o una più versatile motosega a batteria? Quali fattori bisogna considerare nella scelta del vostro strumento? Quanta manutenzione necessitano questi utensili?
Facciamo subito un po' di chiarezza, muniamoci di un pratico metro e iniziamo misurando il diametro dei tronchi che dobbiamo tagliare: è inutile comprare una barra da 40 cm se devo farmi strada fra gli arbusti, per quello basterebbe un buon decespugliatore con il filo giusto, ma se di fronte ho delle piante alte 10 metri con un diametro del tronco di più di 30 cm è evidentemente indispensabile munirsi di una buona motosega.
La seguente guida cercherà di fornirvi informazioni utili per facilitare la scelta dell'utensile più adatto alle vostre necessità, indicandovi inoltre alcuni trucchi per mantenere il vostro strumento sempre in buone condizioni.
Come sempre è fondamentale ricordare la sicurezza: certi interventi possono essere estremamente pericolosi quando abbiamo fra le mani una motosega, quindi piedi ben saldi a terra e cercate di evitare il bloccaggio della catena. Un buon consiglio è quello di iniziare con tagli semplici, con tronchi posizionati in orizzontale per prendere dimestichezza con il vostro strumento per poi iniziare a compiere interventi anche più complicati, divertendosi ma restando sempre in sicurezza.


Motosega o elettrosega: quali i pro e i contro?

Ogni modello ha le proprie caratteristiche tecniche, dalla lunghezza della barra alla potenza del motore, ma quale tipologia di alimentazione scegliere?
Se vi trovate a lavorare in spazi ristretti che hanno bisogno di minor manutenzione e con piante relativamente piccole potete optare per un'elettrosega. L'alimentazione a corrente garantisce comunque ottime prestazioni senza emissioni nocive per l'operatore o l'ambiente, di contro indubbiamente presenta un filo che a volte sa esser fastidioso. Potreste comunque optare per un modello a batteria, che offre gli stessi vantaggi dei modelli elettrici, senza la scomodità del filo sempre collegato alla corrente. Il peso di questi utensili è generalmente più contenuto a seconda della batteria che si desidera utilizzare, rendendo così più semplice un suo utilizzo e migliorandone la maneggevolezza e versatilità. Oggi giorno sono presenti modelli di motosega alimentati da potenti batterie al litio fino a 40 V in grado di offrire prestazioni eccezionali al pari degli strumenti a scoppio. Fra questi modelli di elettroseghe a batteria Makita DUC252Z rappresenta un buon compromesso tra peso e prestazioni, disponibile su Ferramenta Carozzi come solo corpo macchina.
Tuttavia, i migliori modelli di motosega, a benzina o miscela con un peso superiore ai 4 kg, vi permettono letteralmente di appoggiare la vostra barra al tronco e lasciare che faccia da sola tutto il lavoro. Quindi quando ci troviamo davanti alberi più importanti con tronchi di ampio spessore la scelta migliore potrebbe ancora essere il motore a scoppio, anche se gli elettroutensili ormai hanno raggiunto prestazioni paragonabili a livello di potenza.

Come effettuare una buona manutenzione

immagine manutenzione motosega
Fondamentale per la longevità della vostra motosega è la sua manutenzione, che insieme a qualche trucchetto del mestiere vi aiuterà a tagliare per molto tempo con il vostro strumento senza assistere ad un calo delle prestazioni. Quali sono dunque gli interventi fondamentali?
Come ben sappiamo le motoseghe, a scoppio o elettriche, sono dotate di un serbatoio per l'olio per lubrificare la catena, per prima cosa controlliamo che l'uscita dell'olio sia corretta e non eccessiva o troppo ridotta, ma come fare?
Un'indicazione di massima per le motoseghe a scoppio può essere questa: quando finisce la benzina deve finire l'olio, semplice e comodo da ricordare. Quindi fate il primo pieno e ad esaurimento del combustibile controllate il serbatoio dell'olio e quindi regolate l'uscita del lubrificante.
Nei modelli più recenti di elettroseghe e motoseghe è comune che la lubrificazione della barra avvenga automaticamente e sia dunque più semplice da regolare a seconda delle necessità e del prodotto in utilizzo: come sempre è meglio evitare un eccesso di lubrificante così come una carenza dello stesso durante le operazioni di taglio.
Ricordatevi sempre di pulire, dopo una lunga giornata di lavoro, l'alloggio in cui la barra è agganciata al corpo macchina, quindi svitare il coperchio e togliere eventuali trucioli incastrati, soprattutto se potrebbero ostruire la fuoriuscita dell'olio.
Un ulteriore consiglio pratico? All'estremità della barra (quindi dalla parte opposta rispetto all'aggancio) noterete una piccola rondella, quando dovrete utilizzare il vostro strumento passate dell'olio anche lì, diminuirà parecchio l'attrito in un punto delicato del vostro strumento.
Ultimo ma non per importanza il tensionamento della catena che influisce sia nella semplicità d'utilizzo che nella sicurezza dell'utensile.

Tensionamento della catena: quanto è importante e come si fa

Quando si parla di questa operazione non c'è bisogno di allarmarsi: di fatto si tratta solo di una vite da regolare, che sposterà più in fuori o in dentro la vostra barra a seconda che vogliate rispettivamente aumentare o diminuire il tensionamento della catena.
Quando e perché è necessario questo intervento?
Ogni bloccaggio, così come un'intera giornata di lavoro senza intoppi, causano un allungamento naturale della catena nel tempo. Per questo sarebbe consigliabile a fine giornata, con motore ovviamente spento o scollegato dall'alimentazione, effettuare alcune verifiche sullo stato dell'accessorio per assicurarsi miglior sicurezza e prestazioni. Ad esempio con pollice e indice pizzicando la catena.
Di norma la catena dovrebbe essere aderente a tutta la barra, un ulteriore controllo possibile è quello di farla scorrere un po' a mano, verificando che la parte inferiore della barra resti aderente alla catena. Invece quando cercherete di tirarla dovreste riuscire a staccarla dalla barra della stessa lunghezza del dentello che la fissa a quest'ultima (quindi fino ad un massimo di 5 mm circa); tutto questo vi permetterà di avere una motosega sempre pronta ad effettuare al meglio i tagli che dovrà affrontare, diminuendo il rischio di blocco della catena.
Il tensionamento eventuale della catena può essere effettuato manualmente attraverso l'utilizzo di una chiave di servizio, solitamente fornita in dotazione con l'utensile, oppure in modelli più moderni ancora più semplicemente attraverso un'apposita manopola posta sul lato della macchina, senza l'ausilio di strumenti manuali.
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